Licodia Eubea e i suoi figli nella Grande Guerra



La mostra e le iniziative di "1915 - 1918 Licodia Eubea e i suoi figli nella Grande Guerra" rientrano nelle manifestazioni nazionali del Centenario della Prima guerra mondiale.

www.centenario1914-1918.it







DAL 4 AGOSTO AL 31 DICEMBRE 2018: 
una mostra per ricordare "i figli di Licodia Eubea" nel primo conflitto mondiale

Chi erano i giovani che lasciarono Licodia allo scoppio della Prima Guerra Mondiale? Quali furono le conseguenze del disastroso conflitto nelle vite di molti di loro? Chi di loro non fece più ritorno a casa?
Nel contesto delle manifestazioni nazionali del centenario della Grande Guerra l'Archeoclub d'Italia di Licodia Eubea presenta i risultati di una lunga ricerca, che ha permesso di identificare alcuni dei figli di Licodia sotto le armi tra il 1915 e il 1918. Attraverso foto, lettere, cartoline, ricordi e cimeli, (gentilmente concessi dalle famiglie), è stato possibile raccontare la storia dei 74 giovani che caddero al fronte e degli altri concittadini che presero parte al sanguinoso conflitto. 
Tra i documenti di maggiore interesse esposti presso la ex chiesa di San Benedetto e Santa Chiara, nel cuore del centro storico di Licodia Eubea, le stampelle e le lettere di Pietro Falcone, che tornò mutilato dal conflitto. Figlio di Vincenzo e Margherita Lo Blanco, classe 1886, ancora dopo più di quaranta anni dalla fine della guerra scriveva ad un amico della sua ulcerazione alla gamba: «la mia ferita è inguaribile la mattina del capo d'anno mia moglie mi ha medicato e mi ha tolto una scheggettina di osso ancora quarantadue anni ferito».


E ancora, nel ricco percorso espositivo, i documenti dell'Associazione mutilati e invalidi di guerra di Licodia Eubea, le medaglie, le foto e i ricordi di molti altri giovani che soffrirono il forzato allontanamento dagli affetti più cari.Tra le testimonianze presenti un interessante gruppo di cartoline della famiglia Zavattieri, scritte dal giovane caporale maggiore Giovanni, morto al fronte per malattia nel 1918. Così Giovanni si rivolgeva alla amata mamma Teresa Coniglione:  «...mi trovo invidiato che tutti i miei compagni stanno ricevendo le notizie e i pacchi dei suoi cari che in questi momenti sono la vita di un uomo, che nel vedere i deliziosi generi della nostra Regina Terra sembra vedere il paradiso».
La mostra, che avrà termine il 31 dicembre 2018, ha anche lo scopo di raccogliere i fondi necessari per il restauro del Monumento ai caduti dello scultore catanese Salvatore Juvara, e di riqualificare lo spiazzo in cui oggi è collocato.








CONTRIBUTI TRATTI DALLA MOSTRA

INIZIATIVE
 4 agosto 2018 - Inaugurazione della mostra 


25 agosto 2018 - Presentazione del libro


15 settembre 2018 - Presentazione del libro







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